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IL GRUPPO MULTICENTRICO DI STUDIO SULLA LEGIONELLOSI

Il gruppo multicentrico di studio sulla legionellosi in Italia ha iniziato la sua attività nel 1999, aggregando ricercatori interessati alla specifica problematica delle infezioni da Legionella spp che operano prevalentemente nell’ambito dell’Igiene e della Sanità Pubblica con il supporto delle Direzioni Sanitarie di Aziende Ospedaliere di rilevanza nazionale.

Nel 2000 il gruppo composto da 6 Unità operative dislocate in varie realtà Italiana (Milano, Reggio Emilia, Bologna, Roma, Napoli e Bari) coordinate dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha ricevuto un finanziamento biennale dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, Area Scienze Mediche MM06172998_001 (ex. 40%) per svolgere la ricerca “Studio multicentrico sul rischio legionellosi in Italia. Diffusione ambientale di Legionella e valutazione della frequenza di infezione e dei suoi fattori di rischio in alcune realtà territoriali.”

Nel 2002, sempre con il coordinamento dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il gruppo si è arricchito di altre due unità (Torino e Catania) ed ha ottenuto un ulteriore finanziamento biennale dal MIUR, Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale, Area Scienze Mediche, per svolgere il programma di ricerca “ Approccio Integrato e multicentrico allo studio delle infezioni da Legionella spp per lo sviluppo di nuove strategie di sorveglianza, prevenzione e controllo”.

L’obiettivo del programma di ricerca è approfondire le conoscenze su alcuni degli aspetti critici e tuttora poco conosciuti del rischio legionellosi, attraverso un’indagine multicentrica che si avvale di un approccio integrato epidemiologico e biomolecolare. Viene effettuato uno studio epidemiologico per individuare la prevalenza di anticorpi anti-Legionella in gruppi di popolazione a diverso rischio espositivo e una sorveglianza epidemiologica multicentrica per identificare la frequenza di legionellosi in pazienti ricoverati per polmonite, tramite la ricerca dell’antigene urinario di L. pneumophila e l’isolamento del microrganismo nell’escreato. E’ prevista un’indagine sugli strumenti diagnostici più idonei ad essere applicati su larga scala per una rapida e precoce individuazione dei casi e la caratterizzazione, attraverso uno studio caso-controllo, dei fattori di rischio correlati con l’insorgenza di malattia sia in termine di esposizione che di condizioni individuali predisponesti, incluso lo studio dei polimorfismi di alcuni geni atti a predire la suscettibilità/resistenza dell’ospite. La ricerca prevede inoltre un monitoraggio ambientale nelle strutture sanitarie ed altri ambienti confinati per indagare sulla diffusione di Legionella spp nei sistemi idrici, studiando i fattori associati alla colonizzazione e comparando diverse misure di disinfezione, con particolare riferimento a quelle di più recente sperimentazione. Attraverso indagini molecolari, si intende costruire una mappa epidemiologica dei sierotipi e genotipi di Legionella isolati durante la sorveglianza clinica ed ambientale, per definire le diversità nei ceppi e il grado di correlazione tra sierotipi, genotipi e virulenza. Infine è previsto un approfondimento sui meccanismi che favoriscono la presenza del microrganismo nei serbatoi ambientali e sui meccanismi di resistenza/suscettibilità dell’ospite attraverso indagini in vitro per valutare l’interazione di Legionella con diverse specie di amebe e con altri microrganismi presenti in habitat acquatici, e la capacità di interagire con cellule macrofagiche.

La partecipazione di ricercatori con competenze specifiche e diversificate di Sanità Pubblica, epidemiologia analitica e molecolare, microbiologia clinica e ambientale assicura un buon livello di integrazione e scambio di esperienze per la riuscita del progetto. Lo studio multicentrico consente la verifica di eventuali differenze territoriali nella frequenza di contaminazione ambientale e di infezioni, nelle fonti espositive, nelle situazioni di rischio, nella presenza di determinati ceppi. Il programma può fornire un contribuito di rilievo alla definizione di nuove linee guida per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle legionellosi, di particolare interesse per i responsabili della Sanità Pubblica, per i medici coinvolti nella diagnosi/cura del paziente, oltre che di pratica utilità per la popolazione generale.

 

Unità di Coordinamento

- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Unità Operative

 - Università degli Studi di Bari

 - Università degli Studi di Bologna

 - Università degli Studi di Catania

 - Università degli Studi di Napoli

 - Università degli Studi di Roma "Foro Italico"

 - Università degli Studi di Torino

 

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