Le legionelle
sono ampiamente diffuse in natura, dove si trovano principalmente
associate alla presenza di acqua (superfici lacustri e fluviali, sorgenti
termali, falde idriche ed ambienti umidi in genere).
Da queste sorgenti Legionella
può colonizzare gli ambienti idrici artificiali (reti cittadine di
distribuzione dell’acqua potabile, impianti idrici dei singoli edifici,
impianti di umidificazione, piscine, fontane decorative, ecc.) che agiscono da amplificatori e disseminatori del microorganismo.
Alcune specie di Legionella,
tra cui L. pneumophila, L. micdadei ed in particolare L. longbeachae, sono state isolate dal terreno umido.
In
particolare la specie longbeachae
si trasmette
mediante l’aerosol che si forma nei processi di compostaggio, ma ad oggi
il numero di casi identificati è molto basso e confinato soprattutto in
Australia e Nuova Zelanda, anche se nell'ultimo decennio anche in Europa, e specialmente nel
Regno Unito, si
è osservato un aumento dei casi sostenuti da questa specie.
Le legionelle prediligono gli habitat acquatici caldi: si
riproducono tra 25 e 42°C, ma sono in grado di sopravvivere in un range di
temperatura molto più ampio, tra 5,7 e 63°C; questi batteri presentano anche
una buona sopravvivenza in ambienti acidi e alcalini, sopportando valori di pH
compresi tra 5,5 e 8,1.
La facilità
con cui Legionella si riproduce nell’ambiente naturale, in contrasto
con la difficoltà a crescere sui terreni di coltura artificiali, è in
buona parte dovuta alla capacità di questo batterio di moltiplicarsi all’interno
di protozoi ciliati (Tetrahymena
ad esempio) ed amebe (Acanthamoeba, Naegleria, Hartmannella,
ecc.), che costituiscono una fonte di nutrimento e di protezione dalle condizioni
ambientali sfavorevoli (temperatura ed acidità elevate, presenza di biocidi,
ecc.), grazie anche alla capacità delle amebe di produrre forme di resistenza come le cisti.
All'interno
degli impianti idrici, Legionella può trovarsi sia in forma libera
nell'acqua che ancorata al biofilm, cioè ad una pellicola di microrganismi
(batteri, alghe, protozoi, virus, ecc.) immersi in una matrice organica, in cui
questo batterio trova sostentamento e riparo da concentrazioni di biocidi che
altrimenti sarebbero in grado di uccidere o inibire le forme a vita libera. |