Legionella è uno degli agenti eziologici di polmonite batterica e deve il suo nome all’epidemia
di polmonite che si verificò tra i partecipanti ad una riunione dell’American
Legion nell’estate del 1976 a Philadelphia: tra gli oltre 4.000 veterani
presenti, (chiamati appunto “Legionnaires”), 221 si ammalarono e 34 di
essi morirono. Solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da
un “nuovo” batterio, denominato Legionella, che fu isolato
nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano
soggiornato.
Legionella è l’unico genere della famiglia delle Legionellaceae.
Si tratta di sottili bacilli Gram-negativi, aerobi, asporigeni, generalmente mobili per la
presenza di uno o più flagelli e di dimensioni variabili da 0,3 a 0,9
µm di larghezza e da 1,5 a 5
µm di lunghezza (mentre in coltura sono
frequenti forme filamentose lunghe fino a 20
µm). La parete cellulare di questi microrganismi è caratterizzata dalla
presenza di acidi grassi a catena ramificata di solito non presenti nei batteri
Gram-negativi.
Dal punto di vista biochimico le
legionelle sono relativamente inerti: non presentano alcuna attività
fermentativa degli zuccheri, la maggior parte delle specie è gelatinasi
positiva e mostra una debole attività ossidasica e catalasica. Come fonte
energetica le legionelle utilizzano diversi aminoacidi, tra cui cisteina,
arginina, isoleucina e metionina, e la loro crescita è stimolata da composti
del ferro. Alcune specie di Legionella sono autofluorescenti: ad esempio
L. bozemanae e L. gormanii
mostrano una fluorescenza blu-bianca se illuminate da luce UV. L. pneumophila
e L. micdadei non sono invece fluorescenti. Le legionelle non
crescono sui comuni terreni di coltura ma ne richiedono di specifici.
Attualmente al
genere Legionella appartengono 68
specie
suddivise in oltre 70 sierogruppi e circa la metà di queste risultano
patogene opportuniste. La specie pneumophila comprende 16 sierogruppi
ed è quella maggiormente implicata nella patologia [da
Diederen BMW.
Legionella spp and Legionnaires' disease. J Infect 2008;56(1):1–12].
Si stima infatti che L.
pneumophila sierogruppo
1 sia la causa del 95% delle infezioni in Europa e dell’85% nel mondo
(Linee Guida Nazionali per la prevenzione ed il controllo della
legionellosi, 2015). Diversamente, in Australia e Nuova Zelanda un numero
equivalente di casi di malattia è provocato da L. longbeachae, la
cui trasmissione è associata all’esposizione a compost e terricci. Negli
ultimi 10 anni in Europa, e specialmente nel Regno Unito, sono aumentati i
casi di infezione attribuiti a questa specie di Legionella [Currie SL and Tara K. Beattie. Compost and Legionella
longbeachae – An emerging infection?. Perspect Public Health. 2015;135(6):309-15].
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